Le grotte di Capo Palinuro: uno dei fondali più belli del mediterraneo si aprirà davanti ai vostri occhi nel suo massimo splendore, tra grotte e anfratti che tempestano tutto il capo, sopra e sotto il livello del mare.
Partendo dal porto alla volta dell’escursione, si visita la Grotta Azzurra, che è la cavità più estesa e più nota di tutto il complesso di grotte che ospita Capo Palinuro. La grotta si apre sul fianco settentrionale di punta della Quaglia, con una entrata triangolare alta 6 metri e larga 10. Essa deve il suo nome e il suo fascino allo spettacolare effetto prodotto dall’azzurro che, provenendo apparentemente dal fondale marino, illumina l’intero ambiente rendendolo irreale e suggestivo. Questo spettacolare effetto accade per merito della luce del sole proveniente da un sifone subacqueo che sbuca sul lato opposto di punta della Quaglia. Proseguendo il giro incontriamo la Grotta del Sangue. Come è facile intuire questa cavità deve il suo nome al “sinistro” colore delle pareti interne, caratterizzate da un’impressionante color rosso sangue rappreso che, riflettendosi sulla superficie marina, lascia intravedere nelle acque della grotta una sfumatura rossastra. Oltre la punta del Mammone, nella cosiddetta Cala Fetente, si trova la Grotta Sulfurea, massima espressione del fenomeno idrotermale di Capo Palinuro. Il suo fondale e le sue pareti sprigionano vapori di acido solfidrico che danno alla zona il caratteristico odore di zolfo. Continuando l’escursione incontriamo la Grotta dei Monaci: in questa grotta si vanno sviluppando delle particolari e curiose formazioni stalagmitiche che nel tempo hanno assunto nell’immaginario fantasioso delle persone le sembianze di altrettanti fraticelli avvolti nel saio. La Baia del Buondormire, antica e suggestiva dimora delle sirene, concluderà il nostro straordinario itinerario. Si tratta di una cala incastonata tra il mare e la parete rocciosa sovrastante, un luogo di indescrivibile bellezza e quiete nascosto tra gli anfratti di Capo Palinuro.
Fonte: CapoPalinuro.it